Il Viaggio di Roberto nella Valle dei Dinosauri

Il Viaggio di Roberto nella Valle dei Dinosauri

C’era una volta un bambino di nome Roberto, che viveva in un piccolo villaggio ai piedi di una collina.
Roberto aveva una passione speciale: amava tantissimo gli  animali, soprattutto i dinosauri.
Aveva libri pieni di immagini di triceratopi, velociraptor e brontosauri, e sognava spesso di poter viaggiare indietro nel tempo per incontrarli dal vivo.
Roberto era molto curioso e coraggioso.
Ogni volta che esplorava il bosco vicino al villaggio, trovava insetti, impronte di animali e piccoli fossili che collezionava con grande attenzione.
Un giorno, mentre passeggiava da solo lungo un sentiero che non aveva mai visto prima, Roberto si imbatté in una grotta nascosta da rami e foglie.
Spinto dalla sua curiosità, decise di entrare.
La grotta era buia, ma in fondo c’era una luce soffusa e dorata.
Quando Roberto si avvicinò, vide qualcosa di straordinario: un uovo gigante, lucente e coperto di strani simboli verdi.
Prima che potesse toccarlo, sentì un lieve fruscio alle sue spalle.
Si voltò e vide una figura familiare: Sem, la guardiana del Bosco delle Ombre.
Accanto a lei, il maestoso Drago delle Stelle lo osservava con occhi gentili.
“Roberto,” disse Sem con voce calma, “sei arrivato fin qui perché hai il cuore coraggioso e l’amore per gli animali.
Ma ora hai davanti a te una sfida speciale.”
“Che sfida?”
 chiese Roberto, affascinato e un po’ emozionato.
Sem sorrise e indicò l’uovo lucente.
“Questo è un uovo magico, e sta per schiudersi.
Ma il piccolo dinosauro che nascerà ha bisogno di una guida, di qualcuno che lo aiuti a crescere e lo protegga nel suo viaggio.
Tu sarai la sua guida.”
Roberto sgranò gli occhi.
“Un dinosauro vero?”
Sem annuì e mise dolcemente un bracciale talismano intorno al polso di Roberto.
“Questo bracciale ti darà la forza e la saggezza per affrontare qualsiasi avventura insieme al piccolo dinosauro.
Ma ricorda, la tua vera forza viene dal tuo amore per gli animali e dal tuo coraggio.”
Improvvisamente, l’uovo iniziò a tremare e a emettere una luce ancora più intensa.
Si sentì un piccolo crack, e poi un altro, finché dal guscio uscì una testolina curiosa: era un cucciolo di triceratopo, con grandi occhi vispi e un corno minuscolo che spuntava sulla fronte.
Roberto lo guardò con meraviglia.
“Ciao, piccolo,” disse, accarezzandogli dolcemente la testa.
Il cucciolo emise un suono buffo e si avvicinò a Roberto, strofinandosi contro di lui come per dire: “Tu sei la mia famiglia ora.”
Sem e il Drago delle Stelle li osservavano con soddisfazione.
“Il tuo viaggio sta per cominciare, Roberto.
La Valle dei Dinosauri ti aspetta.
Là incontrerai altre creature, alcune amichevoli e altre meno, ma con il tuo cuore coraggioso e il tuo nuovo amico accanto a te, riuscirai a superare ogni sfida.”
Prima che Roberto potesse chiedere altro, la grotta si riempì di luce, e in un attimo si ritrovò in un luogo incredibile: la Valle dei Dinosauri, un mondo preistorico pieno di piante gigantesche, fiumi scintillanti e dinosauri che vagavano liberi.
Roberto non stava più nella pelle.
Insieme al suo piccolo triceratopo, esplorò la valle, incontrò altri dinosauri e imparò a conoscere il loro comportamento.
Ogni giorno era un’avventura: attraversavano ponti di liane, superavano burroni profondi e risolvevano antichi enigmi nascosti tra le rocce.
Grazie al suo amore per gli animali e alla protezione del suo bracciale, Roberto divenne un vero Custode della Valle, rispettato da tutte le creature preistoriche.
Il suo piccolo triceratopo crebbe forte e fedele, e insieme formarono una squadra imbattibile.
Quando Roberto tornò al villaggio, portò con sé un ricordo speciale: non solo il bracciale talismano, ma anche la consapevolezza che il coraggio, la curiosità e l’amore per gli animali lo avrebbero sempre guidato, ovunque lo avrebbero portato le sue avventure future.
E, ogni volta che guardava il suo bracciale, sapeva che dentro di sé portava ancora un pezzo della magica Valle dei Dinosauri… e che la prossima avventura poteva essere dietro l'angolo.

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