Il Cavaliere che tolse l’armatura

Il Cavaliere che tolse l’armatura

C’era una volta un giovane cavaliere di nome Elian, che viveva in un regno dove tutti pensavano che il coraggio fosse fatto di muscoli, spade e armature lucenti.
Elian indossava ogni giorno la sua armatura scintillante, costruita con i metalli più resistenti del regno, e camminava fiero per le strade. Ma nessuno sapeva che, sotto quella corazza, Elian nascondeva una grande paura: quella di non essere abbastanza.

Aveva paura di sbagliare, di mostrare le sue emozioni, di dire che a volte si sentiva solo.
"Un cavaliere non piange," dicevano tutti.
"Un cavaliere non ha paura," ripetevano.
E così Elian continuava a indossare la sua armatura… anche quando nessuno lo guardava.

Una notte, però, Elian fece un sogno strano: si trovava ai piedi di una montagna misteriosa, e una voce dolce gli sussurrava:
"Per trovare la tua vera forza, dovrai lasciare ciò che ti pesa."

Quando si svegliò, il cuore gli batteva forte. Decise allora di partire per quella montagna, seguendo la voce del sogno. Camminò per giorni, l’armatura che lo copriva diventava ogni ora più pesante. Finché, stanco e confuso, si fermò sotto un albero di pietra.

Lì, seduta su una roccia, c’era Sem. I suoi occhi brillavano come la luna.
"Benvenuto, Cavaliere," disse con dolcezza. "Il peso che senti non viene dall’armatura. Viene da quello che non lasci uscire."

Elian abbassò lo sguardo. "Ma io… io devo essere forte."

Sem gli porse allora un bracciale semplice, intrecciato con fili dorati e pietre naturali.
"Questo è un Bracciale del Drago. Non è un’arma, né uno scudo. È un ricordo: che la tua forza più grande nasce quando hai il coraggio di essere vero."

In quel momento, un grande ruggito attraversò il cielo. Il Drago Guardiano scese tra le nubi e guardò Elian con occhi pieni di saggezza.
"Tu, Cavaliere, hai compiuto il gesto più difficile di tutti: hai ascoltato il tuo cuore."

Elian allora fece una cosa che nessun cavaliere aveva mai fatto: si tolse l’armatura, pezzo dopo pezzo.
E sotto… c’era solo lui: un ragazzo con un cuore immenso, pieno di emozioni, sogni e domande.

Da quel giorno, Elian tornò al suo regno diverso. Parlava con dolcezza, aiutava con rispetto, e portava al polso il bracciale, simbolo del suo nuovo coraggio.
E presto, altri bambini e bambine iniziarono a capire che il coraggio non è non avere paura…
Ma scegliere ogni giorno di essere sé stessi.

Morale della fiaba:
La vera forza non sta nell’armatura che indossiamo, ma nel cuore che abbiamo il coraggio di mostrare. Anche un cavaliere può piangere, sognare… e volare, con il suo Drago interiore.

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