
Il Mio Drago che Mi Abbraccia
Questa non è solo una fiaba:
nasce da un vissuto reale e profondo. Ho scelto di trasformare la mia esperienza in un racconto, perché la fibromialgia, questo dolore invisibile, potesse diventare luce. Il mio Drago non è solo un compagno di viaggio: è la forza che mi sostiene e che chiunque può sentire accanto a sé. Ogni parola che leggerete è un frammento di vita vestito di magia, con l’intento di portare coraggio e speranza a tutte le anime gentili che incontreranno questa storia.
La fibromialgia è un dolore silenzioso che pesa come una montagna, ma è anche il terreno su cui ho imparato a coltivare resilienza. Ci sono giorni in cui il corpo sembra non rispondere e il cuore si sente stanco; giornate in cui anche un piccolo gesto diventa una sfida.
In quei momenti, lui è lì: il mio Drago. Non arriva con fragore, non pretende nulla. Mi avvolge piano con le sue ali luminose e mi lascia riposare nel suo abbraccio caldo. Non mi chiede di sorridere quando non ne ho la forza, non mi fa sentire meno se ho bisogno di fermarmi. Con la sua presenza mi ricorda che anche la fragilità merita rispetto.
Quando la fatica mi piega, il mio Drago sussurra parole che nessuno sente: «Puoi rallentare. Puoi respirare. Anche così sei abbastanza». In quell’abbraccio ritrovo pace.
Il mio Drago conosce le mie cicatrici e le trasforma in segni di resilienza, tracce luminose di una battaglia che non mi ha abbattuta, ma resa più autentica. Ho imparato che la forza non sta nella perfezione, ma nella capacità di rialzarsi dopo ogni caduta. Che anche un passo minuscolo ha valore. Che fermarsi, quando serve, non è debolezza ma amore per sé stessi.
Il mio Drago non mi libera dal dolore, ma mi insegna a trasformarlo in consapevolezza. Mi ricorda che dentro di me c’è una luce che non si spegne, pronta a brillare anche quando tutto sembra buio. E allora continuo, giorno dopo giorno. Non una vittima, non solo una guerriera, ma un’anima che cammina ancora, con coraggio e dignità.
È con questa stessa forza trasformata che scelgo e lavoro le pietre: con amore, rispetto e gratitudine, perché ogni creazione porti luce a chi la indossa.
Dedicato….A tutte le persone che vivono un dolore invisibile, fisico o emotivo: non siete soli. Il vostro valore non si misura da quanto fate, ma dalla forza silenziosa con cui continuate ad esserci, giorno dopo giorno. Che siate donne o uomini, giovani o adulti, ricordate che dentro di voi c’è sempre una scintilla che resiste. Che possiate sentire anche voi un Drago accanto, pronto ad abbracciarvi e a ricordarvi che, nonostante tutto, siete abbastanza.
Questa è la mia storia, ed è il dono che scelgo di condividere. Non è scritta per suscitare compassione, ma per testimoniare che anche dal dolore può nascere bellezza. Le mie parole sono dedicate alle anime gentili, a chi cerca luce, a chi sa riconoscere la forza che nasce anche dalle ferite. Ed è con questa forza che continuo a camminare, con il mio Drago accanto.